mercoledì 10 dicembre 2014

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana - Carlo Emilio Gadda

La parola che meglio si addice a quest’opera è indubbiamente: capolavoro. Non solo per la storia che l'autore lascia incompiuta quasi a simboleggiare il non senso dell'esistenza tutta, ma anche per gli intrecci e i garbugliamenti del linguaggio, le metafore splendide e pungenti, l'analisi del particolare bamboccesco nel suo essere orrido e quotidiano e non ultimo la maestria della lingua. Da lombardo trapiantato nella Capitale Gadda ha saputo amare e riprodurre la lingua romanesca e altre cadenze del sud, passando con un'abilità straordinaria da un italiano tecnico e poetico alla vulgata de li Du Santi. Per arrivare a livelli como a dire che a Joyce e a li mortacci sua je caga in testa!

Un libro che da tempo tentava di ammaliarmi, la cui lettura rimandata è stata una scoperta straordinaria. A breve la riscoperta dell'Adalgisa.